TESTI TRADITI ovvero L'UOMO LIMITATO è una raccolta di documenti, messi in archivio da Giulio Ripa negli anni tra il 1980 e il 2013, tirati fuori dal buio del cassetto, dove da tempo reclamavano la luce, per la condivisione in rete.
I documenti (in formato pdf) dell'archivio web sono legati ad alcuni periodi della mia vita, al lavoro o altre attività culturali e sociali (leggi curriculum vitae). Ci sono testi scritti di vario genere come il soggetto di un film, canovacci per la commedia dell'arte, racconti, fiabe, riflessioni ed articoli su vari argomenti come ecologia, energia, tecnologia, salute, scuola, ed altre problematiche sociali. Nell'archivio è inserita in una pagina web, una sezione dedicata alla mia produzione video.
Non so perché ho scelto il titolo "Testi traditi" per la definizione del mio archivio web. Forse mi piaceva così come fatto estetico o comunicativo. Ma da chi sono stati traditi i testi? Dall'autore o dal probabile lettore? Non saprei. Qui è in gioco il rapporto tra la parola scritta e chi la scrive o chi poi leggerà il testo. Chi scrive un testo, dopo può cambiare idea su quello che ha scritto. La vita è imprevedibile e con essa i pensieri cambiano nel tempo. Comunicare i nostri pensieri in forma scritta non è facile, ma soprattutto è difficile restare coerenti con le idee scritte. Non sempre scriviamo quello che pensiamo o pensiamo quello che scriviamo. Non c'è una corrispondenza totale. Il pensiero scorre e lo scritto rimane. L'autore ha così tradito il testo? Chi legge può invece solo interpretare lo scritto e spesso si può comprendere male il messaggio scritto. In effetti però ognuno vuole leggere quello che sta cercando e non quello che ha trovato scritto. E' tradire il testo questo? Alla fine mi viene la voglia di dire che chi ha tradito non è l'autore e nemmeno il lettore. Il tradimento può essere stato ordito dal testo stesso all'insaputa dell'autore e del lettore. C'è differenza tra la comprensione della comunicazione e la strumentazione con cui si attua; questo dato viene confermato innumerevoli volte dalla nostra esperienza quotidiana. Utilizzare lo strumento della scrittura a volte ti scappa di mano e può far male a chi scrive e a chi legge. Giulio Ripa |
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